martedì 24 aprile 2012

La telefonata di Roberto P.

Una delle cause scatenanti che mi ha convinto definitivamente nella mia decisione di partire è stata “la telefonata di Roberto P”. Sì perché ogni mattina, dopo circa un quarto d’ora che mi sono posizionata alla mia scrivania, suona il telefono, rispondo, e dall’altra parte sento dire:”Sono Roberto P., buongiorno. Mi passa Davide?”. Tutte le mattine. Ho iniziato ad odiare Roberto P…. Scusa Roberto, in realtà non odio te, odio quello che rappresenti per me e nella mia vita: la monotonia di quei gesti che diventano meccanici fatti ogni giorno all’infinito. Vi è mai capitato di ripetere tutti i giorni qualcosa tipo chiudere la finestra della camera ed uscire di casa, tanto da dimenticarvi una volta arrivati al lavoro se oggi l’aveste fatto oppure no? I giorni uguali si confondono tra loro... E se per qualcuno questa rassicurante ripetitività è simbolo di stabilità e sicurezza e non pone punti di domanda nel futuro, a me piano piano logora…

Ed oggi quando ancora rispondo e sento la fatidica frase, la prima cosa che penso è “Sì sono convinta!” E’ diventata la mia conferma giornaliera che mi ricorda da cosa ho la possibilità di fuggire. Oggi posso solo dire Grazie roberto P.! Senza di te non avrei mai capito!

lunedì 23 aprile 2012

2° Scoglio: il maledetto visto

Non capisco perché debba esistere un mondo in cui se si vuole partire serva un “permesso”, permesso di cosa? La terra è di tutti! Non dovrebbero esistere frontiere da nessuna parte! E invece si. Questa è la parte più frustrante... Io posso entrare con la WHV mentre Wilmer avendo 32 anni, no: o fa un visto turistico di 3 mesi (ma non può lavorare!) o fa una student visa e si iscrive ad un corso (appaiono piuttosto costosi... e cmq non potrebbe lavorare più di 20 ore a settimana). Ah lo student visa costa circa 500 dollari e la WHV 200 dollari circa... Più volo, vitto, alloggio e corso di inglese, sperando di trovare lavoro il più presto possibile! Questa è la nostra maggior preoccupazione...Già perchè Wilmer che ha i mezzi (parla già inglese e i lavori come cameriere e barista se li mangia!) non ha le possibilità, ed io che ho le possibilità, non ho i mezzi (DEVO assolutamente fare un corso di inglese!). Speranze riposte: trovare lavoro velocemente e imparare in un flash a comunicare in English!

Non sarà facile sigh...............

domenica 22 aprile 2012

1° scoglio: fare in modo che il seme del dubbio che cercano di impiantarti nel cervello non attecchisca.

Ok la destinazione è scelta (più o meno... visto che l'Australia è grande quasi come l'Europa), gasatissimi iniziamo a parlarne con tutte le persone che incontriamo amici e conoscenti e le reazioni sono più o meno di annuire guardandoti con condiscendenza (pensando:"si si vediamo tra qualche mese dove sarete....") oppure di smontarti in tempo zero con le seguenti affermazioni

di tipo pratico:

- Ci vogliono 4000 Euro sul cc altrimenti non entri!
- Non troverai mai lavoro!
- Un amico di un amico mi ha detto che ti spacchi la schiena a lavorare e ti pagano niente!
- Ma ci sono gli squali bianchi!

o di tipo filosofico:

- guarda il lago cosa vuoi di più di questo???
- prima devi capire cosa vuoi da te stesso, non ti serve a niente andare lontano!

Sì... Non mi servirà a niente ma intanto rifletto su me stesso guardando l'oceano. Che non è poco... Quindi consiglio per chi vuole intraprendere questa "avventura": fregatene di chi cerca di smontarti e vai avanti dritto al tuo obiettivo! Certo consapevole che non sarà tutto easy (anzi magari per niente, chi lo sa...) però noi ci crediamo e questo è quello che conta! Yeah!!!

sabato 21 aprile 2012

C'e' la crisi? Ce ne andiamo in Australia

Eccoci qua... Con la nostra vita: Serena e il lavoro in ufficio da 10 anni a questa parte, Wilmer e il lavoro in Svizzera che per i frontalieri appare come un eldorado, in realtà è LA trappola; l'appartamento 50 mq; lavora, cucina, lava, pulisci; vedi gli amici quando puoi; le banalità in televisione ti subissano e la politica sembra importantissima per la tua sopravvivenza... Pero'..... Pero' c'è qualcosa che non quadra... Come nel film "Matrix" i conti non tornano ma non sai perché, non sai neanche quali conti! Insoddisfazione, compro questo almeno sto tranquillo... Faccio questo almeno son contento... Ma non basta mai?  Oppure la risposta è da cercare in altro modo. Quando la Signora P. consegna la famosa letterina di benservito e Wilmer rimane senza lavoro veniamo subito assaliti da mille dubbi, e adesso che si fa? DEVO cercare da un' altra parte, DEVO darmi da fare, in Italia c'è la crisi, non c'è lavoro oddio come faremo??? Invece no...rilassati inspira chiudi gli occhi e rifletti... Pensa... Ma chi mi obbliga a tutto questo??? Nessuno... La gabbia è aperta, devi solo trovare il coraggio di uscire. Allora tutto viene visto con occhi diversi, ma se me ne vado dall'Italia cosa ho da perdere? Niente. Se resto invece? Mi perderei l'esperienza di visitare posti sconosciuti, conoscere gente diversa, imparare nuovi modi di lavorare, natura e sport! Si è questo che vogliooooooooo!!! E il posto che sembra perfetto per tutto cio'? Australia.