venerdì 21 dicembre 2012

Home sweet home

Dopo 3 mesi di convivenza con giovani di ogni nazionalità, water dragon, scarafaggi e tacchini, in differenti luoghi quali ostelli, appartamenti simili ad ostelli, garage e tende, finalmente approdiamo in un luogo che possiamo definire CASA! Le speranze non sono state vane e da ormai 3 giorni ci siamo stabilizzati a Rainbow Bay in Coolangatta! Che dire l'appartamento è WOW: moderno, a due passi dalla spiaggia; abbiamo la nostra camera con ventilatore, un vero armadio, delle vere tapparelle e soprattutto un bagno tutto nostro!!! Che poi sia in marmo nero... un dettaglio trascurabile! Ah ovviamente possiamo usufruire della piscina con jacuzzi e barbecue del complesso residenziale in cui viviamo. Dalle stalle alle stelle! E tutto di botto... Ci saremmo accontentati anche di qualcosa di più modesto se non fosse che qua tutti gli appartamenti raggiungono questo standard con prezzi inferiori a quelli delle topaie di Sydney! Ma non per questo rinneghiamo i luoghi in cui abbiamo vissuto in precedenza, tutte le esperienze fatte aiutano a riflettere... Quando sei abituato a certi standard di vita, non apprezzi più quello che ti circonda, devi provare il peggio per rendertene conto! E soprattutto se non provi diversi stili di vita, luoghi, persone come fai a decidere quale ti si confà maggiormente? Quale è la tua strada? Gente... Vi manca solo lo zaino in spalla (vi prego non fate come noi che abbiamo 6 bagagli, poi ve ne pentirete amaramente!!!) e la voglia di dire "sì parto", cosa state aspettando?

martedì 18 dicembre 2012

Cool...angatta



Notte in Coolangatta
Prima di partire per l’Australia, non avevamo idea che esistesse un paese chiamato Coolangatta... A Byron Bay abbiamo scoperto che la nostra nuova destinazione sarebbe stata questa e a guidicare dai commenti dei backpackers sarebbe stata una città noiosa e per cui non valeva la pena stare per troppo tempo... Sarà invece la nostra nuova casa per 3 o 4 mesi e la prima impressione arrivati qui è che non è affatto noiosa, anzi ci piace molto! Certo non ci saranno tutti i party che ci sono a Sydney e forse la media dell’età è un po’ più alta di 22 anni... Che dire... FINALMENTE!!! Le spiagge sono bellissime e ci sono dei paesaggi naturali magnifici, ristoranti, cinema, bowling, negozi... c’è tutto! Un paese piccolo a misura d’uomo, dove la gente sembra aperta e solare, siamo qui da 2 giorni ed abbiamo già ricevuto 3 inviti per Natale!
L’ostello in cui siamo ora si chiama Sands Hotel (http://www.coolangattasandshotel.com.au/) ed è tra tutti quelli in cui abbiamo alloggiato, il più pulito. Nei bagni c’è il sapone per lavare le mani e la carta per asciugarsele, al mattino offre la colazione gratuita (latte, cereali, caffè, pane e marmellata) ed è a 2 passi dalla spiaggia. Cosa molto interessante per chi vuole lavorare nelle farm: è convenzionato con una di esse e offre il vitto e alloggio in cambio del lavoro (5 ore al giorno per 6 giorni); un pulmino vi preleva all’ostello il mattino e vi riporta dopo pranzo.  Il lavoro riguarda la coltivazione di verdure e credo sia abbastanza semplice e non troppo faticoso. Non guadagnerete niente (avete solo  vitto e alloggio)  ma il vantaggio è che potrete fare i 3 mesi di farm per il rinnovo del visto e vivere davanti all’oceano evitando i luoghi sperduti in mezzo al nulla!
Linea di confine tra NSW e QLD
Coolangatta ha una particolarità: si trova esattamente sul confine tra Queensland e New South Wales e poichè il fuso tra i due stati cambia di un’ora, stiamo vivendo balzando avanti o indietro nel tempo a seconda della zona in cui siamo! Stranissimo!!! Siamo ancora un po’ confusi a riguardo, tanto che non sappiamo mai esattamente che ore siano!!!
Abbiamo visitato 2 appartamenti ed entrambi sono magnifici!!! Uno è in collina, ha una vista stupenda, è enorme ma ci servirebbe la macchina perchè è troppo fuori mano... L’altro è in zona Rainbow Bay ed è fighissimo!!! Ora visiteremo un terzo e speriamo domani di poter scrivere che siamo già nel nostro nuovo nido...

giovedì 22 novembre 2012

Public transport

Il più importante e popolare mezzo di trasporto in Sydney è senza ombra di dubbio la propria gamba. E' molto comoda perchè ti porta esattamente dove vuoi, si ferma dove e quando vuoi e puoi anche decidere la velocità di crociera... Ma soprattutto è il mezzo decisamente più economico! Ebbene sì, a Sydney camminerete, camminerete, camminerete come mai lo avete fatto in vita vostra! "Cosa fai oggi? - Cammino per tornare a casa da scuola, e tu? - Ah bello! Io cammino per tornare a casa dal lavoro!"... A meno che non abbiate tanti soldi da sborsare... I mezzi di trasporto sono costosi purtroppo. Il secondo mezzo più diffuso è il bus, ce ne sono tantissimi, passano frequentemente ed arrivano ovunque. E' molto utilizzato anche il ferry, mi aspettavo invece qualcosa di più dalla metro, che a Sydney non è una vera e propria metro, ma un treno che fa alcune tratte in superficie ed alcune sottoterra, ma non raggiunge tutti i punti della città come il bus. Facciamo un esempio sui prezzi per chiarirvi le idee: la zona in cui vivo è la 2 (Forest Lodge) e per andare a scuola, che si trova nella City, ho bisogno della "Mybus2", un biglietto da 10 corse che costa 28 $; se ne fai uso 2 volte al giorno, significa che devi pagare 28 $ ogni 5 giorni (se esci anche la sera sei rovinato!). Un'altra soluzione potrebbe essere acquistare la "Mymulti1" che ti permette di viaggiare su tutti i bus, i ferries e solo in una zona del treno e costa SOLO 43 $ a settimana! Per cercare di tagliare un po' i costi (non dovrei dirlo, ma lo fanno tutti... TRANNE ME, OVVIAMENTE!), gli studenti stranieri adottano la tecnica del "Concession". Quando si comprano i biglietti, generalmente si possono trovare nei 7 Eleven, si dice quale biglietto si intende acquistare e poi si butta con noncuranza la parola magica "concession", che significa che sei uno studente di nazionalità australiana. Solo ed esclusivamente australiana ripeto, non studente italiano, tedesco, spagnolo ecc! Questo da diritto a pagare la metà del prezzo del biglietto! La commessa del 7 eleven non vi chiederà MAI la vostra tessera studente o la vostra carta d'identità per verificare, perchè non le interessa! Il problema sorge se avete la sfortuna di trovare il controllore sul bus... Potete solo dare prova della vostra bravura di attore fingendo di cadere dalle nuvole, non sapere bene la lingua o quant'altro! A volte funziona a volte no, se vi va bene riceverete solo un ammonimento, se vi va male dovrete pagare una multa di 200-300 $ (non so esattamente la cifra). La buona notizia è che dal 2013 probabilmente i diritti verranno estesi a tutti gli studenti! Nel frattempo, non caricatevi di karma negativo e comportatevi bene mi raccomando!!!

My bus 1 travel ten
MORE INFO: 
http://www.131500.com.au/tickets/fares/myzone

mercoledì 21 novembre 2012

Fauna Australiana

Quando sentite parlare di Australia, ed in particolare pensate agli animali che ci abitano, le prime immagini che evocate nella vostra mente, rappresentano buffi e teneri koala, struzzi curiosi oppure feroci coccodrilli, attacchi di squali, ragni, serpenti, meduse, ma soprattutto... L'icona per eccellenza di questa terra, ovvero IL CANGURO! Se planate su Sydney scordatevi tutto ciò! A meno che non andiate in uno zoo... Ovvio, penserete, siamo in una città! Abbastanza evidente... Quello che non è evidente è che l'animale più comune che puoi incontrare passeggiando per le strade o nei parchi, la sera e di notte è il BAT!!! Non mi riferisco a persone strane o con manie di grandezza, che si vestono da Batman, ma a veri e propri pipistrelli! E la cosa scioccante sul primo momento è che sono enormi!!! E tantissimi! Un giorno abbiamo avuto il piacere di vedere un esemplare penzolare a testa in giù dal filo della corrente, immerso nel sonno e cullato dal vento... Spaventoso... Ma per quanto spaventoso possa essere, vorrei sfatare un mito piuttosto diffuso: ma secondo voi non hanno niente di meglio che pensare "Adesso mi attacco ai capelli di quello lì che sta passando"??? Ma certo che no, vige la legge "io non do fastidio a te e tu non dai fastidio a me", semplice... Quindi, a parte lo sgomento dei primi giorni, essendo una cosa abbastanza inusuale, adesso attraversiamo parchi e strade senza quasi badarci! Un altro animale abbastanza comune da incontrare di notte è l'opossum, specialmente se passate di fianco a casette con piccoli giardini, ma molto molto incolti, con alberi ed erba alta quasi come me! Sentirete un fruscio tra le foglie e scoprirete questo tenero animaletto che scapperà a rifugiarsi sugli alberi, ma poi si affaccerà incuriosito. Sono molto curiosi, ma non cercate di avvicinarvi troppo o dargli da mangiare perchè presumo abbiano delle unghie molto lunghe anche se non ho appurato personalmente! Attenzione al feroce gabbiano, soprattutto se avete in mano una busta del McDonald's o simili!!! Vi individua già da molto lontano ed i più affamati potrebbero sferrare un attacco per portarvi via il panino (non sto scherzando)! Ed infine... L'ibis. Lo trovate un po' dappertutto, soprattutto nei parchi, a caccia di cibo, ma non così arditamente come il gabbiano! Ha un aspetto ed un verso un po' inquetante, tipo avvoltoio... Ma è ok! Ecco i veri animali di Sydney... Altrochè serpenti e ragni! E ricordate: occhio al gabbiano...




lunedì 12 novembre 2012

Vita da studente

Non mi ricordavo fosse così bello ed entusiasmante andare a scuola! Ma insomma cosa c'è che non va quando hai dai 6 anni ai 19??? Perchè si odiano profondamente scuola ed insegnanti??? Forse perchè a quella età nessuno ha ancora provato a lavorare... Se mi chiedessero ora: che lavoro vorresti fare da grande? Risposta: la studente. Anzi, io farei una proposta di legge per aggiungere uno stipendio agli studenti maggiorenni, il governo finanzia talmente tante cazzate, finanziare la mente delle generazioni future sarebbe finalmente un investimento intelligente! La nostra insegnante mi piace molto, non è australiana ma ha un'ottima pronuncia, è paziente, pacata, spiega bene, ogni tanto ha anche il senso dell'humor e sembrerebbe una persona colta. La scorsa settimana ho fatto il mio primo "temino" in inglese ed il titolo era: "Descrivi il tuo paese nativo". Mi sembra di essere tornata alla scuola elementare talmente è povero e stilizzato!
Ecco il mio capolavoro:


"My house in Italy is in a town called Luino, it is on Lago Maggiore. It's in the north of Italy, near the border with Swiss, 15 minutes far by car. A few years ago it was an industrial area, but now companies close down because they fail. Instead there's a lot of tourists from Swiss and Germany because Luino is famous of its street market on Wednesday, one of the biggest in Europe. If you visit Luino, you can see an amazing place with spectaculars views, a lake and a lot of mountains around it; they change colour in different seasons: red and yellow in the fall, green in summer and during the winter all is white! And you can also skiing and snowboarding... It's a place to visit one time of your life!".

Alla fine la classe mi ha anche applaudito le mani! Grazie cari... 

giovedì 11 ottobre 2012

I need dollars dollars...

La cosa che salta all'occhio fin dal primo giorno arrivati qui, è che Sydney non è cara, è carissima!!! Certo noi siamo abituati ai prezzi italiani che sono tutta un'altra storia e vita, ed una volta entrati nel giro, quello che guadagnerete sarà sufficiente per mantenervi... Ma mi sento di consigliare a chiunque voglia venire qui di avere le spalle coperte almeno per il primo mese. I need dollars dollars...significa "Hello! I'm Serena! I'm looking for a job!". Tantissime persone mi chiedono se sia facile trovare lavoro, in realtà non c'è una risposta fissa, dipende da un milione di cose!

1 Il livello di inglese: migliore è il livello del vostro inglese = più possibilità di trovare un impiego;
2 Cosa sapete fare: pizzaioli, baristi, camerieri e cuochi che conoscano DAVVERO il lavoro sono sicuramente avvantaggiati; è molto frequente che chi viene dall'Italia si spacci per pizzaiolo anche se l'unica pala che abbia mai preso in mano nella sua vita, sia stata quella del giardino (o magari neanche quella)! Chi sa fare davvero questi lavori mi sento di dire che sono un passo avanti agli altri; se non lo sapete fare comunque, buttatevi lo stesso! Idem per idraulico, muratore ecc. Credo che qua siano molto richiesti, ma non ho approfondito l'argomento;
3 Cosa siete DISPOSTI a fare: non pensate di venire qua e trovare il lavoro dei vostri sogni, all'inizio potrebbe capitarvi di fare pulizie, distribuire volantini per strada, aggirarvi per la city con un cartello pubblicitario in mano e tante altre bellissime cose!
4 Il periodo dell'anno in cui arrivate: ci sono periodi più morti ed altri con più possibilità di lavoro; credo che settembre sia l'ideale perchè si va incontro alla primavera- estate, ma la stagione non è ancora iniziata appieno ed avrete il tempo di cercare lavoro;
5 Avere fortuna: questa purtroppo è una componente che non dipende da voi, ma secondo me gioca un ruolo fondamentale! Io penso che lo capirete subito se l'Australia è nel vostro destino!

Non sto ad elencare i vari siti molto popolari in cui è possibile trovare annunci di lavoro, vedi gumtree ecc, l'importante è che siate svelti e repentini: se vedete un annuncio di lavoro inserito 2 ore prima, chiamate immediatamente! Se aspettate il giorno seguente e sbirciate quante persone hanno visionato quell'avviso vi appariranno numeri simili a 268 o 315 utenti!!! Possibile che il lavoro sia già stato assegnato!
La mia esperienza qui per ora è iniziata come aiuto pasticcera in un laboratorio di torte, ovviamente mai fatto in Italia un lavoro del genere! Questo è il bello dell'Australia, ti da la possibilità di essere ciò che vuoi, non ti scarta a priori, crede in te se tu credi in Lei! Ma questo per me è già passato... 10 giorni fa ERO pasticcera! Ora, chi lo sa...?

giovedì 4 ottobre 2012

Sydney

Se penso all’eccitazione ed all’emozione dei mesi precedenti la nostra partenza, non mi sembra vero di essere qui a Sydney in questo momento! In effetti il passo più grande in questi casi è decidere di partire! Tutto il resto viene da sè... Appena arrivati a Sydney si è troppo imbambolati dal jet leg per realizzare davvero dove si è. Io ne ho preso piena coscienza quando, improvvisamente, alla fine di una strada presa a caso ho visto stagliarsi davanti a me l’Opera House in tutta la sua imponenza... Una costruzione geniale a mio avviso! Ed in quel momento ho pensato:” Questo edificio lo vedevo solo in foto, ed ora è qui materialmente!”. In quel preciso momento realizzi... E’ una frazione di secondo, poi vieni trascinato dagli eventi della vita quotidiana e dai piccoli problemi da affrontare ogni giorno; la vita di prima sembra lontanissima, una vita passata! I contorni sempre più sfocati, i colori di questa nuova sempre più vividi! L’unica cosa che ti tiene ancorato al “prima” sono gli affetti... Il mio ex capo mi ha mandato una mail per sapere quante ore di lavoro avessi fatto prima di partire, ma quasi non mi ricordavo! Ed era passata solo una settimana... Qua non c’è tempo di pensare:”Sono a Sydney, cosa ho fatto ecc”, c’è solo il tempo di agire! Fatti concreti: trovare un ostello, poi un appartamento, cercare lavoro, capire come funziona la città ed i mezzi di trasporto, trovare posti economici dove mangiare e fare la spesa. Sei immerso nella realtà e devi ricostruire mattone dopo mattone, la tua vita... Io penso sia molto stimolante! E’ come risvegliare di botto il cervello addormentato in un letargo! Ed in più, per noi poveri italiani, c’è il grosso problema della lingua! Siamo gli unici popoli europei (forse a parte i francesi) a non sapere quasi un’acca di inglese, mentre tedeschi e svedesi wow ne sanno... Lasciamo perdere scozzesi, irlandesi e inglesi: a volte sembra che alcuni facciano apposta a parlare velocemente e a tagliare parole quando capiscono che la persona che hanno davanti non parla bene inglese! Facile per loro, sono in un paese in cui si parla la loro lingua nativa, se fossero in Italia o Thailandia non farebbero gli sbruffoni come qua!!!

Come out and play!

Ore 7.00 di Mercoledì 12 settembre 2012, la sveglia suona, stranamente Wilmer ci mette un secondo ad alzarsi in piedi e ad essere operativo (primo segnale dell'inizio di una nuova vita???)... Ok, in casa tutto a posto? In valigia c'è tutto? Cosa manca ancora? Direi niente, siamo pronti. Un nostro amico ci accompagna all'aereoporto e da lì tutto fila liscio come l'olio: check in sbrigato in un quarto d'ora, colazione ed imbarco! Non mi spaventa neppure il decollo nè l'atterraggio perchè io SO che arriveremo in Australia. Non ho paura, non sono tesa ed agitata, sono consapevole che sto andando incontro al mio destino. Il volo che dire, non poteva non essere da meno di come ce lo aspettavamo, d'altronde Emirates non è propriamente una compagnia low coast, per cui: sedile comodo, films ultime uscite anche in lingua italiana, videogiochi e tutto ciò di cui un passeggero ha bisogno! Iniziamo con il tratto Malpensa - Dubai ed è tutto in perfetto orario, arriviamo a Dubai, scalo di 3 ore e mezza circa e di nuovo ci imbarchiamo per altre 6 ore di volo per Bangkok. Una volta arrivati siamo indecisi se cambiare i soldi subito in aeroporto oppure aspettare e decidiamo di aspettare, prendiamo un taxi pagato una esorbità con carta di credito rispetto ad i prezzi che ci sono qua ed arriviamo all'hotel. La camera è super ma appena usciamo sorge subito il problema di non aver cambiato i soldi in aereoporto, perchè nella zona circostante non ci sono nè banche nè uffici di cambio. Chiediamo informazioni al guardiano di un hotel ma non parla bene inglese e non riesce a capirci, subito dopo fermiamo una ragaza thai, vestita bene, che si rivela molto gentile e ci spiega dove trovare una banca... e da qui la prima piacevole sorpresa... questa ragazza ci regala 100 bath per raggiungere con il treno l'ufficio di cambio! 100 bath non sono niente, sono 2,50 €, ma la domanda che mi frulla per la testa è: chi mai in Italia avrebbe regalato a due turisti in difficoltà anche solo un centesimo di Euro??? Spiace ammetterlo ma nessuno o forse una percentuale bassissima. Ed iniziamo a sfatare alcuni miti... Bangkok per l'esperianza che ho vissuto non è affatto una città pericolosa, non c'è bisogno di chiamare il taxi dall'hotel così loro sanno chi ci porta in giro, come mi è stato detto; la città è enorme ma con una cartina alla mano si riesce a capire i punti da visitare e dove ci si trova. Ed ora il secondo mito da sfatare: ho sempre pensato che chi mi dicesse che Bangkok fosse una città da visitare da single soprattutto per gli uomini, fosse un ignorante... Invece... Mi ricredo... Specifichiamo, ci sono ragazzi e ragazzi, ma se non vai con la persona giusto salta subito all'occhio cosa interessa ad i maschietti... Il sesso. E qui c'è ovunque. E' palpabile ad ogni passo che percorri per strada, lo incontri metro dopo metro... Allora, dal mio punto di vista, meglio non fare gli ipocriti... Donne venite da sole! Bangkok non è solo sesso ve lo assicuro, ma gli occhi di alcuni uomini è così che la vedranno!

venerdì 14 settembre 2012

Quello che lasciamo....

...La neve fuori casa...
...Il lago e la musica...
....Ul cincent...
                     
...Le feste nei luoghi senza tempo...
...I free ride...

...Il balcone delle cenette...

 

venerdì 31 agosto 2012

- 11

Il fatidico giorno si sta avvicinando e qualcosa durante la nostra attesa è cambiato, nuove sensazioni, pensieri, rapporti con gli altri… In quest’ultimo mese mi è sembrato di vivere in una sorta di limbo in cui mi sentivo sospesa, appesa, avvolta dal nulla, quasi niente mi interessava, solo un pensiero fisso e tutte le mie forze fisiche, e soprattutto mentali, indirizzate solo ed esclusivamente a far sì che questo progetto si realizzasse. Sono da una vita in apnea, sopra di me litri e litri di acqua che diminuiscono sempre più fino a quando affiorerò in superficie ed allora eccola, una grande boccata di ossigeno da respirare a pieni polmoni!
Tantissime persone mi fanno domande alle quali io non so rispondere: cosa farai quando sarai là? Dove cercherai lavoro? Dove abiterai? Non lo so, non lo so, non lo so… Da sprovveduti potrebbe pensare qualcuno! Forse… Io non lo so se starò in Australia 7 mesi, oppure 1 anno, 1 mese, una vita, so solo che in questo momento è inutile porre a me stessa delle domande alle quali non sono in grado di rispondere, voglio solo "succhiare il midollo della vita", assaporare odori, colori, sentimenti ed immergermi in essi. Al resto ci penserò quando sarà il momento! Certo l'adrenalina sale ed insieme anche un pizzico di paura, ma è giusto che sia così!

mercoledì 25 luglio 2012

Patente sì, patente no...

Tra le migliaia di cose da fare e a cui pensare in vista della partenza c'è da aggiungere "il dilemma patente internazionale". E da qui il caos più totale... Su internet si trovano informazioni di ogni tipo, a volte contrastanti (ma serve o non serve???) ed io non ci capisco una mazza! L'ambasciata dice una cosa, l'agenzia un'altra e le community... non ne parliamo! Cercherò di riassumere in breve le 3 conclusioni alla quale siamo giunti:
1) SERVE. Quindi richiedete la patente internazionale presso gli uffici della Motorizzazione Civile; sostanzialmente consiste in una traduzione in inglese della patente originale, costo pari a € 38,24 (un bollettino da € 14,62 + un bollettino da 9,00 € + una marca da bollo da € 14,62 ). Ovviamente i bollettini pre-compilati vanno richiesti in motorizzazione  (questo significa coda per riceverli, corsa per pagare in posta sperando ce ne sia una nelle vicinanze, e di nuovo coda per presentare la documentazione); vi rilasceranno anche un modulo da compilare al quale vanno applicate 2 fototessere, le attestazioni dei pagamenti e allegati fotocopia carta di identità e patente. Per richiederla bisogna fare riferimento ad una delle due convenzioni (modello Convenzione di Ginevra 1949 oppure Vienna 1968) ma non ho idea del perchè, nè a quale si debba fare riferimento (noi abbiamo fatto così: "Qual'è quella di durata superiore?" risposta " Vienna" risposta "ok allora faccio quella"). La sua validità è di tre anni, ma occhio! Se la vostra patente italiana ha una scadenza residua inferiore ai tre anni al momento di rilascio della patente internazionale, quest'ultima scadrà insieme alla normale patente. Circa in una settimana dovrebbe essere pronta per il ritiro sempre presso la motorizzazione (ovviamente non si degnano di avvisare, o chiamate voi o passate a chiedere). Se odiate le code e gli uffici pubblici potrete rivolgervi all'ACI (ahahaha!!!) o ad una autoscuola e vi fanno tutto loro (per il doppio circa della cifra! A meno che non abbiate il Tato e la Dany come giuda....). A voi la scelta....
2) SERVE MA... Per evitare la trafila del punto 1, si può richiedere una patente australiana presso i locali uffici della locale Transport Authority, in forze di una convenzione fra l'Italia e l'Australia che esenta i cittadini italiani dall'obbligo di sottostare all'esame di guida per richiedere una patente in Oz. Nel NSW per esempio presso la RTA (www.rta.nsw.gov.au) si ottiene velocemente una patente australiana presentando la propria patente italiana, il passaporto ed un documento che provi il vostro domicilio australiano (una carta di credito australiana, una bolletta), al costo di 45 AUD per un anno o 70 AUD per due anni.
3) NON SERVE. Questa è l'opinione di alcune persone che abbiamo contattato e di alcune esperienze lette su internet nei vari forum e blog. Alcuni dicono di aver tranquillamente noleggiato un'auto solo con la patente italiana, altri di essere stati fermati dalla polizia e nulla è successo!

Morale.... essendo in 2 abbiamo optato per l'opzione "ognuno diverso dall'altro" per non sbagliare. Wilmer ha richiesto la patente internazionale alla Motorizzazione Civile e Serena no; nel caso serva, almeno uno di noi due ce l'ha... Se la farò in Australia o se non farò niente del tutto per ora non mi è dato saperlo, una cosa è certa: altri 40 € allo stato italiano non li versiamo per nulla al mondo!

giovedì 21 giugno 2012

GOD BLESS YOU!

E' matematico. L'universo mi sta inviando segnali... E' tutto così facile, una volta che hai capito quale strada imboccare, tutto gira intono a quello e ogni giorno ricevi conferma che sì, stai facendo la cosa giusta! E allora... Apri il giornale casualmente e l'articolo in quella pagina parla di una festa medioevale vicino a Brisbane a luglio... Incontri gente che è stata in Australia e ti racconta tutto della loro esperienza, accadono fatti nella tua vita che ti portano a rafforzare la tua scelta. A chi invece va avanti ma sempre tormentato dal dubbio se sta facendo la cosa giusta oppure no, dico: fatela perchè sarà una esperienza di vita, ma non sarà la vostra strada, forse è solo una traversa dal quale dovrete passare per forza per arrivare a percorrere la vostra vera via. Perchè vi posso dire ragazzi che non sono mai stata più convinta di una cosa in vita mia come la decisione di partire per l'Australia! Sento con tutte le cellule del mio corpo che è la cosa giusta da fare! Non vuol dire però che sono convinta che andrà tutto alla grande! Anzi penso ci saranno momenti difficilissimi nei quali sarò messa a dura prova ma, fa parte del gioco ed io voglio partecipare! D'altronde è dal primo giorno del 2012 che sono consapevole che questo sarebbe stato un anno di cambiamenti enormi e così sarà se tutto andrà bene! Ok l'avete capito che sono carica a 1000 e che ho solo pensieri positivi ed è vero che l'universo sta facendo in modo che io ottenga i risultati, ma ohohoh.............. Durante le mie ricerche mi imbatto in un sito di annunci e trovo un bilocale super fighissimo a 150 $ a settimana in PIENO CENTRO A SYDNEY, le pulsazioni partono a 2'000 al secondo e sono presa dalla frenesia del " E' MIO DEVO AVERLO SUBITO A TUTTI I COSTI!"(la conoscete, vero?). Contatto il tizio dell'annuncio, questo mi invia un form per inserire i miei dati, le foto dell'appartamento e addirittura la loro foto (una coppia di sessantenni circa, tenerissimi, tipo nonni protettivi). Wow non ci posso credere! Poi mi scrivono che sono stata scelta e mi spediranno le chiavi dell'appartamento ed i documenti appena riceveranno i soldi, raccomandandosi di curare l'appartamento e dichiarando di avere fiducia in me! MA COME SONO FORTUNATA! Unica nota stonata: un continuo "dio ti benedica", "god bless you" e bla bla bla... Non me ne vogliate voi che leggete, ma non sono mai andata d'accordo con dio e anche tu se mai esisti non me ne volere! Tutto questo tirare in ballo dio mi comincia a puzzare... Il tarlo del dubbio si insinua nel mio cervello e fortunatamente chiedo consiglio all'Admin di www.viviallestero.com che mi risponde in tempo zero che è tutta una bufala!!! Oggi ho imparato una nuova cosa: attenzione ai facili annunci che nascondono truffe, ebbene sì anche in Australia! Seconda cosa: un conto seguire i segnali che ti invia l'universo, un altro è cascare come un baccalà in finte soluzioni facili! Ormai è risaputo non esistono...Ed infine la morale di questa storia: Admin GOD BLESS YOU!

domenica 10 giugno 2012

L' iceberg che non ti fa colare a picco!


Una delle cose che mi da più soddisfazione in questo periodo di transizione, è parlare con la gente che vedo solitamente nella mia vita quotidiana che è ancora IGNARA di ciò che mi accingo a creare... Diciamolo è un po’ da stronzi annuire a quello che dicono pensando nella mia mente:”Guarda potresti dirmi qualunque cosa che sono impermeabilizzata, mi scivola addosso tutto, tanto tra 3 mesi non sarò più qui”; pregusto già il momento in cui sarà pubblica la notizia...  Soprattutto da quando ho fatto il nuovo passo avanti: il visto. Ore 22.30 del 07/06 iniziamo a compilare il modulo di richiesta della WHV sul sito del governo Australiano, rigorosamente in inglese (ecco qua il link https://www.ecom.immi.gov.au/visas/applyNow.do?form=WHM). La richiesta è semplicissima: a parte i dati anagrafici ed il numero di passaporto, bisogna rispondere ad alcune domande con sì oppure no, direi da bambini dell’asilo. Il problema sorge per chi non sa un’acca di inglese, in ogni caso ci sono traduttori su internet oppure conviene farsi aiutare da un amico che lo sappia. Nel giro neanche di mezz’ora la domanda è compilata e spedita (magari stampate o salvate la pagina con i dati della richiesta). Ora non ci resta che aspettare... Il giorno dopo quando apro la mia casella di posta elettronica, rimango esterrefatta essendo abituata alla lentezza burocratica italiana... Ma è già arrivato??? Non ho neanche avuto il tempo di pregustare l’attesa!!! Non ho neanche avuto il tempo di farmi menate del tipo:”E se non me l’accettano???”.E’ GIA’ ARRIVATOOOOO!!! (sono le ore 13.30 del 08/06). Stampo subito la mail e leggo sommariamente il contenuto di circa 3-4 pagine e capisco subito che il mio visto consiste in un numero la cui perdita per me sarebbe questione di vita o di morte! Questo numero è legato al mio numero di passaporto e da come ho capito dovrò portarlo sempre con me (e chi se lo scorda?!?). Direi che questo è uno dei casi più eclatanti di come con un click puoi cambiare la tua vita... Ovviamente questa è solo la punta di un iceberg molto grosso... To be continued...

30 maggio 2012


Questa è sicuramente una tra le prime date clou (e ne seguranno molte altre presumo) del nostro percorso che ci porta alla partenza... Oggi ho finalmente toccato con mano il mio primo passaporto! Sensazione immediata: euforia! Che si è aggiunta a quella che già scorreva nelle mie vene... Sì perchè ce l’ho fatta: ho chiesto una aspettativa al lavoro e l’ho ottenuta! Era uno dei punti salienti che mi crucciava di più di tutta la faccenda ed invece è stato facilissimo! ho colto al volo l’occasione di una leggera discussione sulla crisi in Italia ecc ecc e track ce l’ho infilata dentro con noncuranza....:”A proposito di crisi, io vorrei chiedere un’aspettativa...” con molta nonchalance... Easy...............(quello che dico a Gaia quando aumenta troppo il passo: easyyyy easyyy)
Capa: “Pper andare in Svizzera?”
Io: “No no ma quale Svizzera.... Un po’ più lontano...Un po’ tanto lontano...”
Capa:”Dove vai? In Australia?”
Io nella mia mente:”Ma come C...o ha fatto a indovinare????”
Io: “Eh... si...”
Capa: “ok è un tuo diritto. Quanto? 1 anno? 2 anni?”
Dopodichè sono svenuta... Non speravo neanche che mi dicessero di sì, figuriamoci per così tanto tempo!!! Ho trascorso l’intera giornata in una bolla di sapone perchè, finalmente, il sogno che sembrava così lontano sta prendendo forma, è come allungare la mano verso la luna, all’inizio ti sembra lontanissima ed irraggiungibile... Invece niente lo è... Basta volerlo, basta essere decisi e puntare dritto all’obiettivo. In questo momento mi sento come un giocatore di rugby che non scansa gli avversari e ciò che incontra, ma gli va addosso oltrepassandoli... Speriamo non sia solo un castello di carte che al primo soffio di vento scivola in terra...

lunedì 28 maggio 2012

Passaporto dreaming!

E' pazzesco quanto la burocrazia renda schiava la nostra vita... Non ce ne rendiamo conto ma tutta la nostra esistenza sembra tesa a ricordarci di pagare la tal bolletta o di risolvere il nuovo rompicapo burocratico. Sembra fatto apposta per non permetterci di pensare liberamente essendo la nostra mente sempre piena di problemi da risolvere. Abbiamo già parlato in un post precedente quanto ci sembri assurdo che per viaggiare da una terra all'altra serva un permesso e questo fatto di dover chiedere sempre ad una autorità superiore qualsiasi cosa uno faccia, ci sta facendo diventare veramente insofferenti... Ma perchè devo avere un passaporto? Perchè devo avere una carta d'identità? Perchè devo avere una residenza? Per far si' che io sia controllata in tutto e per tutto... Questa condizione, una volta presa coscienza di cio', fa si che sorgano in noi dei sentimenti di ribellione, un leggero disagio al quale non sappiamo dare un nome, è qualcosa di impalpabile... La senti scorrere velocemente tra le dita e non riesci a fermarla, come i granellini di una clessidra che scivolano inesorabilmente... L'unico modo per fermarla è ribaltarla. Ma abbiamo ancora bisogno di burocrazia c....!!!!! E allora... Prima cosa: fare il passaporto (40 Euro circa di marca da bollo + 40 Euro circa di bollettino), dopodichè non appena lo avro' in mano, vorrei richiedere la WHV on line, prima di compiere 30 anni e quindi prima del 18 giugno. Con la WHV ho tempo un anno per entrare in Australia, non mi è ancora chiaro se lavorando 88 giorni nelle farm ho diritto lo stesso al secondo anno di WHV oppure avendo 31 anni non posso usufruirne. Per fortuna la richiesta del visto on line sembra piuttosto semplice ed ottenibile in poco tempo. Wilmer sta ancora decidendo se fare una student visa o un visto turistico. Il visto turistico dura 3 mesi ma durante il periodo di permanenza non si può lavorare nè cercare lavoro altrimenti vieni bannato dall'Australia. La student visa invece dura il periodo di durata del corso di studi al quale ci si iscrive (corso di lungue, professionale, universitario ecc.) più un mese alla fine e permette di lavorare per un massimo di 20 ore a settimana. Con lo student è possibile entrare in Australia fino a 3 mesi prima l'inizio del corso, durante questo periodo non si può lavorare ma si può cercare lavoro. Per richiederlo è necessario prima iscriversi e pagare il corso, viene rilasciato il codice del corso che servirà e dovrà essere inserito nella richiesta del visto. Per fare tutto ciò stiamo valutando se contare solo sulle nostre forze oppure affidarci ad una agenzia (Australianboard, Gostudy ecc.). La prima ci ha fatto un'offerta interessante, considerando che i costi di agenzia sono a carico delle scuole, ma stiamo ancora valutando... Per ora attendiamo con ansia i passaporti per incamminarci sulla strada di ciò che sarà la nostra nuova vita!

martedì 24 aprile 2012

La telefonata di Roberto P.

Una delle cause scatenanti che mi ha convinto definitivamente nella mia decisione di partire è stata “la telefonata di Roberto P”. Sì perché ogni mattina, dopo circa un quarto d’ora che mi sono posizionata alla mia scrivania, suona il telefono, rispondo, e dall’altra parte sento dire:”Sono Roberto P., buongiorno. Mi passa Davide?”. Tutte le mattine. Ho iniziato ad odiare Roberto P…. Scusa Roberto, in realtà non odio te, odio quello che rappresenti per me e nella mia vita: la monotonia di quei gesti che diventano meccanici fatti ogni giorno all’infinito. Vi è mai capitato di ripetere tutti i giorni qualcosa tipo chiudere la finestra della camera ed uscire di casa, tanto da dimenticarvi una volta arrivati al lavoro se oggi l’aveste fatto oppure no? I giorni uguali si confondono tra loro... E se per qualcuno questa rassicurante ripetitività è simbolo di stabilità e sicurezza e non pone punti di domanda nel futuro, a me piano piano logora…

Ed oggi quando ancora rispondo e sento la fatidica frase, la prima cosa che penso è “Sì sono convinta!” E’ diventata la mia conferma giornaliera che mi ricorda da cosa ho la possibilità di fuggire. Oggi posso solo dire Grazie roberto P.! Senza di te non avrei mai capito!

lunedì 23 aprile 2012

2° Scoglio: il maledetto visto

Non capisco perché debba esistere un mondo in cui se si vuole partire serva un “permesso”, permesso di cosa? La terra è di tutti! Non dovrebbero esistere frontiere da nessuna parte! E invece si. Questa è la parte più frustrante... Io posso entrare con la WHV mentre Wilmer avendo 32 anni, no: o fa un visto turistico di 3 mesi (ma non può lavorare!) o fa una student visa e si iscrive ad un corso (appaiono piuttosto costosi... e cmq non potrebbe lavorare più di 20 ore a settimana). Ah lo student visa costa circa 500 dollari e la WHV 200 dollari circa... Più volo, vitto, alloggio e corso di inglese, sperando di trovare lavoro il più presto possibile! Questa è la nostra maggior preoccupazione...Già perchè Wilmer che ha i mezzi (parla già inglese e i lavori come cameriere e barista se li mangia!) non ha le possibilità, ed io che ho le possibilità, non ho i mezzi (DEVO assolutamente fare un corso di inglese!). Speranze riposte: trovare lavoro velocemente e imparare in un flash a comunicare in English!

Non sarà facile sigh...............

domenica 22 aprile 2012

1° scoglio: fare in modo che il seme del dubbio che cercano di impiantarti nel cervello non attecchisca.

Ok la destinazione è scelta (più o meno... visto che l'Australia è grande quasi come l'Europa), gasatissimi iniziamo a parlarne con tutte le persone che incontriamo amici e conoscenti e le reazioni sono più o meno di annuire guardandoti con condiscendenza (pensando:"si si vediamo tra qualche mese dove sarete....") oppure di smontarti in tempo zero con le seguenti affermazioni

di tipo pratico:

- Ci vogliono 4000 Euro sul cc altrimenti non entri!
- Non troverai mai lavoro!
- Un amico di un amico mi ha detto che ti spacchi la schiena a lavorare e ti pagano niente!
- Ma ci sono gli squali bianchi!

o di tipo filosofico:

- guarda il lago cosa vuoi di più di questo???
- prima devi capire cosa vuoi da te stesso, non ti serve a niente andare lontano!

Sì... Non mi servirà a niente ma intanto rifletto su me stesso guardando l'oceano. Che non è poco... Quindi consiglio per chi vuole intraprendere questa "avventura": fregatene di chi cerca di smontarti e vai avanti dritto al tuo obiettivo! Certo consapevole che non sarà tutto easy (anzi magari per niente, chi lo sa...) però noi ci crediamo e questo è quello che conta! Yeah!!!

sabato 21 aprile 2012

C'e' la crisi? Ce ne andiamo in Australia

Eccoci qua... Con la nostra vita: Serena e il lavoro in ufficio da 10 anni a questa parte, Wilmer e il lavoro in Svizzera che per i frontalieri appare come un eldorado, in realtà è LA trappola; l'appartamento 50 mq; lavora, cucina, lava, pulisci; vedi gli amici quando puoi; le banalità in televisione ti subissano e la politica sembra importantissima per la tua sopravvivenza... Pero'..... Pero' c'è qualcosa che non quadra... Come nel film "Matrix" i conti non tornano ma non sai perché, non sai neanche quali conti! Insoddisfazione, compro questo almeno sto tranquillo... Faccio questo almeno son contento... Ma non basta mai?  Oppure la risposta è da cercare in altro modo. Quando la Signora P. consegna la famosa letterina di benservito e Wilmer rimane senza lavoro veniamo subito assaliti da mille dubbi, e adesso che si fa? DEVO cercare da un' altra parte, DEVO darmi da fare, in Italia c'è la crisi, non c'è lavoro oddio come faremo??? Invece no...rilassati inspira chiudi gli occhi e rifletti... Pensa... Ma chi mi obbliga a tutto questo??? Nessuno... La gabbia è aperta, devi solo trovare il coraggio di uscire. Allora tutto viene visto con occhi diversi, ma se me ne vado dall'Italia cosa ho da perdere? Niente. Se resto invece? Mi perderei l'esperienza di visitare posti sconosciuti, conoscere gente diversa, imparare nuovi modi di lavorare, natura e sport! Si è questo che vogliooooooooo!!! E il posto che sembra perfetto per tutto cio'? Australia.