Se penso all’eccitazione ed all’emozione
dei mesi precedenti
la nostra partenza, non mi sembra vero di essere qui a Sydney in questo
momento! In effetti il passo più grande in questi casi è decidere di
partire!
Tutto il resto viene da sè... Appena arrivati a Sydney si è troppo
imbambolati
dal jet leg per realizzare davvero dove si è. Io ne ho preso piena
coscienza
quando, improvvisamente, alla fine di una strada presa a caso ho visto
stagliarsi
davanti a me l’Opera House in tutta la sua imponenza... Una costruzione
geniale
a mio avviso! Ed in quel momento ho pensato:” Questo edificio lo vedevo
solo in
foto, ed ora è qui materialmente!”. In quel preciso momento realizzi...
E’ una
frazione di secondo, poi vieni trascinato dagli eventi della vita
quotidiana e
dai piccoli problemi da affrontare ogni giorno; la vita di prima sembra
lontanissima, una vita passata! I contorni sempre più sfocati, i colori
di
questa nuova sempre più vividi! L’unica cosa che ti tiene ancorato al
“prima”
sono gli affetti... Il mio ex capo mi ha mandato una mail per sapere
quante ore
di lavoro avessi fatto prima di partire, ma quasi non mi ricordavo! Ed
era
passata solo una settimana... Qua non c’è tempo di pensare:”Sono a
Sydney, cosa ho
fatto ecc”, c’è solo il tempo di agire! Fatti concreti: trovare un
ostello, poi
un appartamento, cercare lavoro, capire come funziona la città ed i
mezzi di
trasporto, trovare posti economici dove mangiare e fare la spesa. Sei
immerso
nella realtà e devi ricostruire mattone dopo mattone, la tua vita... Io
penso
sia molto stimolante! E’ come risvegliare di botto il cervello
addormentato in
un letargo! Ed in più, per noi poveri italiani, c’è il grosso problema
della
lingua! Siamo gli unici popoli europei (forse a parte i francesi) a non
sapere
quasi un’acca di inglese, mentre tedeschi e svedesi wow ne sanno...
Lasciamo
perdere scozzesi, irlandesi e inglesi: a volte sembra che alcuni
facciano
apposta a parlare velocemente e a tagliare parole quando capiscono che
la persona che hanno davanti non parla bene inglese! Facile per
loro, sono in un paese in cui si parla la loro lingua nativa, se fossero
in
Italia o Thailandia non farebbero gli sbruffoni come qua!!!
hai dimenticato gli spagnoli ^^ sono identici a noi anche nella lingua.. e te lo posso dire perchè qui a Londra è pieno, ma dovrebbero essercene moooolti di meno in Au, causa whv che non possono ottenere
RispondiEliminaSì in Australia non ce ne sono molti, qualche brasiliano invece sì!
RispondiEliminabene, i brasiliani o comunque chi parla portoghese può essermi utile per la futura futura futura esperienza ^^
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